🏃♀️ Mirror's Edge
Da OctoSpacc
Il modo migliore per definire Mirror’s Edge è dire che è un gioco in costante movimento. Stando letteralmente sul bordo dello specchio, i bordi degli enormi vetri di cui sono formati i palazzoni de La Città, si corre e si salta senza alcun freno.
L’elemento parkour del gioco è estremamente immersivo; per quanto io noe abbia giocato per abbastanza tempo il primo gioco della serie, ma soltanto il secondo, Mirror’s Edge: Catalyst, di quest’ultimo posso raccontare di un’esperienza magica. Forse complice la grafica, più realistica rispetto al primo gioco, sicuramente complici i controlli, responsivi ma non eccessivamente fiscali, il ritmo di gioco è naturalmente incalzante.
Per un titolo che ci si gusta con attrezzatura standard, non in realtà virtuale, la portata di questa qualità è decisamente impressionante. Spesso giocando a Mirror’s Edge mi sono ritrovata in stati di flow rinfrescanti quanto tesi in cui, senza che ci pensassi troppo, passavo in pochi secondi dall’ansia per gli esagerati salti della fede, in cui era come se il mio peso sulla sedia si annullasse facendomi sentire di essere sospesa nell’aria, ad altri di corsa continua a basso sforzo, quasi come se Faith si muovesse da sola e non per mano mia.
Il gioco non può deludere nemmeno chi, dopo una soggettiva analisi, potrebbe ritenere che una formula del genere possa diventare rapidamente monotona: Mirror’s Edge non è solo platforming e parkour, ma presenta combattimenti corpo a corpo contro entità umane (praticamente la polizia che vuole ostacolare i runner). Nei momenti più adatti a smezzare il ritmo del gameplay, ci si inbatte in degli appostamenti che bisogna affrontare nell’immediato, con mosse secche e continue: meno si perde tempo, e prima si continua sulla propria strada, meglio è.
È un vero peccato che, con buonissima probabilità, non vedremo mai un terzo gioco venir creato per la saga, per motivi relativi agli andamenti del mercato videoludico. Oddio, in realtà un terzo gioco già esiste, Mirror’s Edge Mobile: fu rilasciato nel 2011 (ben prima di Catalyst) per iOS e Windows Phone, e se forse potrei provarlo con l’emulatore Windows Phone di Microsoft per Windows desktop, vorrei poterci giocare sullo smartphone Android, ma per il momento questo non è ancora possibile.